Il 21 marzo scorso è stato un giorno impresso nei cuori degli appassionati di atletica leggera, soprattutto di quelli innamorati di questo sport in Italia, perché ha segnato un decennio da quando la vita del leggendario velocista Pietro Mennea si è conclusa prematuramente.
Tuttavia Mennea occupa anche un posto speciale negli annali della personale storia dell'atletica della nostra azienda perché ha giocato un ruolo molto importante nello stabilire il primissimo record mondiale realizzato su piste di atletica Mondo.
Nell’inaugurare il 21 luglio 1972 a Barletta, sua città natale, la nuova pista di atletica Mondo – con circa 12.000 spettatori stipati nello Stadio Comunale – molti si aspettavano che Mennea, ventenne prodigiosamente dotato, producesse qualcosa di speciale e in quell’occasione non deluse nessuno.
Ultimo uomo del quartetto italiano della 4x200 m e subentrato a Franco Ossola, Luigi Benedetti e Pasqualino Abeti - che avevano fino a lui svolto un ottimo lavoro per non cedere terreno a una squadra USA/Trinidad carica di talenti - Mennea ha concluso la gara volando oltre la curva e lungo il rettilineo di arrivo, prima di fermare il cronometro in 1:21.5, guadagnando ancora due decimi di secondo rispetto al precedente record mondiale.
Cronometrato ufficiosamente a 19.6 da una partenza lanciata – diversi decimi più veloce del record mondiale ufficiale dei 200 metri – Mennea ha suscitato grandi applausi dalla folla entusiasta e ha iniziato proprio in quella occasione la sua velocissima ascesa verso l'essere la superstar sportiva azzurra, presto soprannominata La Freccia del Sud.
Guarda nel video qui sotto le riprese dell'epoca in cui Mennea gareggia nei 200 m sulla pista di Barletta (1980)
Le sue imprese dopo questo evento hanno incluso un record mondiale sui 200 m con un tempo di 19.72 a Città del Messico, che rimase un record mondiale per 17 anni fino a quando fu battuto dallo statunitense Michael Johnson nel 1996, quando quest'ultimo fermò il cronometro a 19.66 su un'altra pista di atletica Mondo ad Atlanta.
Nel video che segue, dall'archivio Rai, il record del mondo sui 200 m a Citta' del Messico.
L'anno successivo dopo il suo secondo record mondiale ufficiale, Mennea trionfò ai Giochi Olimpici di Mosca 1980 sui 200 metri, sempre su una pista di atletica Mondo.
Rivivi la finale dei 200 m alle Olimpiadi di Mosca nel video dell'archivio Rai.
I 200 m sono stati sicuramente l'evento preferito e di maggior successo di Mennea, che ha anche registrato i migliori tempi indoor sulle piste di atletica Mondo: 21.11 a Milano nel 1978 e poi 20.74 a Genova cinque anni dopo nel 1983.
Terminata la sua carriera sportiva Mennea ha lavorato come avvocato e politico, diventando membro del Parlamento europeo tra il 1999 e il 2004.
La morte di Mennea per cancro al pancreas a soli 60 anni, una malattia che aveva tenuto nascosta a tutti tranne che a pochi amici intimi e familiari, ha commosso l’Italia tutta: non solo gli appassionati di sport ma l'intera popolazione che lo aveva abbracciato come eroe nazionale.
Thomas Bach, divenuto Presidente del Comitato Olimpico Internazionale pochi mesi dopo la morte di Mennea e che ebbe modo di conoscerlo ai Giochi Olimpici del 1976, commentò alla morte del grande sportivo: “Questa è una notizia profondamente triste, una grande perdita. Il mondo dello sport deve onorare la memoria di Pietro Mennea, atleta eccezionale e grande amico. La sua carriera è stata caratterizzata dalla promozione dei valori sociali dello sport a livello nazionale e internazionale”.