Nel segno della Giamaica
Dopo nove intensi giorni di gare, si sono conclusi i
Campionati mondiali di atletica leggera, ospitati dallo stadio Luzhniki di Mosca. È stata un'edizione che ha confermato gli atleti giamaicani come i migliori velocisti al mondo, grazie alle tre medaglie d'oro conquistate da
Usain Bolt e
Shelly-Ann Fraser-Pryce e alle ottime prestazioni degli altri atleti della squadra caraibica. Con i tre di Mosca, Bolt ha raggiunto quota otto ori mondiali ed è il primo atleta ad aver vinto sia i 100 che i 200m in due edizioni dei Campionati mondiali. Bolt ha vinto facilmente la finale dei 100m sotto la pioggia, facendo registrare il suo miglior tempo stagionale, 9.77. Nella finale dei 200m ha corso in 19.66, dando l'impressione di aver leggermente mollato nel finale di gara. Il terzo oro è arrivato dalla staffetta 4x100, che con il tempo di 37.36, miglior tempo stagionale, ha preceduto sul traguardo gli Stati Uniti. Solo Shelly-Ann Fraser-Pryce è riuscita a eguagliare i successi del connazionale: l'atleta giamaicana ha dominato la finale dei 100m con il tempo di 10.71 e ha vinto i 200m correndo in 22.17. Anche il suo terzo oro è arrivato dalla staffetta 4x100, che ha conquistato l'oro con lo straordinario tempo di 41.29. Per capire lo strapotere giamaicano nelle discipline di velocità, basti pensare che quattro dei primi cinque atleti della finale dei 100m uomini e tre dei primi quattro in quella dei 200m provengono dall'isola caraibica. Nelle altre gare di velocità, pronostici rispettati per l'americano
LaShawan Merrit nei 400m (43.74, miglior tempo stagionale) e la ceca
Zucana Hejnova nei 400 ostacoli (52.83, miglior tempo stagionale); nei 110 ostacoli, successo per l'americano
David Oliver, che ha corso in 13” netti, miglior tempo dell'anno di questa specialità; mentre nei 400m donne, la britannica
Christine Ohuruogu ha vinto concludendo col tempo di 49.41 (nuovo record nazionale), precedendo di un soffio la favorita Amantle Montsho. Piuttosto sorprendente l'oro conquistato da
Jehue Gorno nei 400 ostacoli; l'atleta di Trinidad and Tobago ha corso in 47.69, realizzando il record nazionale e la miglior prestazione stagionale. Spettacolari le finali delle staffette
4x400: in quella maschile, gli Stati Uniti hanno vinto con il miglior tempo dell'anno (2'58.71), mentre in quella femminile la squadra russa è riuscita ad avere la meglio su quella americana solo nel finale, chiudendo con il miglior tempo stagionale, 3'20.19. Nelle specialità di fondo e mezzofondo, grande protagonista è stato
Mo Farah, che non ha deluso le aspettative. Il britannico ha conquistato l'oro sia nei 10.000m, correndo in 27:21.71 (suo miglior tempo stagionale), sia nei 5000m, con il tempo di 13:26.98. Tra gli altri successi di Mosca 2013, spiccano quello dell'atleta di casa
Elena Isinbaeva, che ha vinto il suo terzo titolo mondiale saltando con l'asta 4,89m; il ritorno al successo del francese
Teddy Tamgho nel salto triplo, con 18,04m; la grande prova dell'ucraino
Bohdan Bondarenko, che ha vinto l'oro nel salto in alto stabilendo il record dei campionati (2,41m). Una citazione merita anche
Caterine Ibarguen, che nel salto triplo ha conquistato la prima medaglia d'oro della Colombia ai Mondiali di atletica leggera. A conclusione di
Mosca 2013, si può affermare che la nuova pista
Mondotrack, più soffice e veloce, non ha deluso le aspettative della vigilia.
Mondo ha fornito anche tutta l'attrezzatura, per le competizioni e per l'allenamento, compresi gli ostacoli, le gabbie per le discipline di lancio e gli attrezzi necessari nel salto in alto e con l'asta.