Inizia oggi, allo Stadio Olimpico di Londra, il programma delle gare di atletica leggera che fino al 9 settembre vedrà impegnati 1.100 atleti e assegnerà 170 medaglie d'oro. Gli atleti, che gareggiano in carrozzina, con protesi o guidati da un compagno vedente, sono raggruppati in classi a seconda di quanto la loro disabilità incida sulla performance. Le classi sono numerate con due cifre: la prima indica la natura della disabilità dell'atleta, la seconda indica quanta capacità funzionale ha l'atleta; più bassa è la seconda cifra, maggiore è l'impatto sulla sua abilità nel competere. Presente ai Giochi Paraolimpici fin da Roma 1960, l'atletica leggera ha prodotto alcune icone del movimento paraolimpico, figure leggendarie come Louise Sauvage e Tanni Grey-Thompson. Oggi l'attenzione è concentrata su Oscar Pistorius, primo velocista con disabilità a partecipare alle Olimpiadi, che deve difendere i titoli paraolimpici conquistati a Pechino 2008: 100m, 200m e 400m nella categoria T44. La finale dei 100m T44, in programma giovedì 6 settembre, è uno degli eventi più attesi di tutta la Paraolimpiade. Tutti si aspettano una sfida tra il campione sudafricano e il diciannovenne britannico Jonnie Peacock, che a giugno di quest'anno ha realizzato il nuovo record del mondo, correndo in 10”85.