Le Olimpiadi e le Paraolimpiadi di Londra sono state uno degli eventi più spettacolari nella storia dello sport. Un'esperienza indimenticabile anche per Mondo, che ha superato con successo la sua decima Olimpiade consecutiva.
Quelli di Londra 2012 sono stati tra i Giochi Olimpici più entusiasmanti nella storia delle Olimpiadi moderne, con una partecipazione di pubblico andata oltre le più rosee aspettative. Le migliaia di persone che hanno accompagnato la torcia olimpica nei settanta giorni di percorso attraverso tutta la Gran Bretagna sono state l’antipasto di quello che poi è accaduto durante i giorni di gara, in particolare allo Stadio Olimpico. Mai, infatti, era accaduto che le sessioni di atletica leggera registrassero il tutto esaurito fin dalle prime ore del mattino. Gli 80.000 spettatori dello Stadio Olimpico hanno potuto godere di straordinarie performance da parte degli atleti, soprattutto nelle gare di velocità, disputate su pista Mondotrack, che hanno fatto registrare tempi eccezionali in tutte le finali. Una pista e un pubblico fuori dall'ordinario sono stati l'arma in più per permettere agli atleti di superare se stessi. “Abbiamo fatto tutto il possibile per mettere a disposizione degli atleti il miglior ambiente per gareggiare. Tutto è stato pensato con l'obiettivo primario di offrire loro la possibilità di esprimersi al meglio nel momento cruciale della loro vita”, ha dichiarato Seb Coe, Presidente del Comitato Organizzatore di Londra 2012.
Per permettere agli atleti di esprimere al meglio le proprie potenzialità, il Comitato Organizzatore ha voluto che la pista olimpica fosse Mondotrack, la versione aggiornata di quella che già a Pechino 2008 aveva dato risultati eccellenti. La pista olimpica non ha tradito le attese, trasformandosi in teatro di prestazioni memorabili, compresi tre nuovi record del mondo: quello del keniota David Rudisha nella finale degli 800m; quello della staffetta 4x100m donne statunitense, capace di infrangere il record realizzato nel 1985 dalla Germania dell'Est; quello della staffetta 4x100m maschile giamaicana, scesa sotto i 37”. A questi vanno aggiunti i record olimpici fatti da Usain Bolt, nei 100m, e dall'australiana Sally Pearson, nei 100m ostacoli. Tutte le finali hanno fatto registrare tempi velocissimi: in quella dei 100m, ad esempio, ben sette atleti su otto hanno corso sotto i 10”. Risultati sui quali hanno influito positivamente la tecnologia e gli studi impiegati nella realizzazione della pista Mondotrack. “La superficie è così ruvida che il grip è totale – ha commentato il campione olimpico Edwin Moses sulle pagine del Daily Telegraph –. Si può correre anche se piove e i tempi calano almeno di 5 decimi di secondo”.
L’impegno di Mondo a Londra 2012 non si è limitato alla fornitura e all’installazione della pista dello Stadio Olimpico. Soluzioni realizzate dall’azienda italiana sono state utilizzate anche in altri sport, a cominciare da uno dei più spettacolari e seguiti durante le Olimpiadi e, nella versione in carrozzina, le Paraolimpiadi: la pallacanestro. Le partite di entrambe le discipline, infatti, sono state ospitate dalla Basketball Arena e dalla North Greenwich Arena, e si sono disputate su superficie Fast Break System 2 Wood. Questo pavimento in legno amovibile è stato studiato specificamente per competizioni di alto livello ed è apprezzato dagli organizzatori degli eventi sia per la sua capacità di ottimizzare le performance atletiche, sia per il poco tempo necessario per il suo montaggio e smontaggio. Commenti positivi sono venuti anche da parte dei giocatori, che hanno apprezzato l’omogeneità del campo e il fatto che la superficie risponda in maniera ottimale in ogni sua parte. ***
In qualità di fornitore ufficiale di tutte le attrezzature sportive per l’atletica leggera, Mondo ha fornito una nuova linea per alta competizione, che è stata utilizzata nelle diverse discipline dei Giochi Olimpici e Paraolimpici di Londra. La nuova gamma comprende ostacoli, piramidi segna corsia, tabelloni e strumenti di misurazione, attrezzature per il salto in alto, indicatori di distanza, carrelli portadischi, portamartelli, portapesi e portagiavellotti. L'equipment che però ha fatto più parlare di sé durante Londra 2012 è stato il testimone utilizzato dalla squadra maschile Giamaicana di staffetta 4x100m, vincitrice della medaglia d'oro con il nuovo record del mondo. La scena di Usain Bolt costretto a consegnarlo a malincuore ai giudici a fine gara, ha colpito tutti, compreso lo staff Mondo, che ha deciso di far recapitare al campione giamaicano proprio il testimone giallo usato nella finale, come regalo per il suo 26esimo compleanno, il 21 agosto 2012.
Durante le Olimpiadi e le Paraolimpiadi, Mondo si è occupata di tutti i servizi di logistica e supporto tecnico, mettendo a disposizione una squadra di tecnici presenti a Londra per tutta la durata dei Giochi. I tecnici di Mondo, professionisti altamente qualificati, hanno prestato assistenza in particolare in alcuni degli sport: atletica leggera, pallacanestro e pallamano. “Durante i Giochi, ogni giorno una coppia di tecnici è stata presente alla Basketaball Arena o alla North Greenwich Arena per controllare che tutto funzionasse alla perfezione - ricorda Ignacio Mercado, responsabile dei tecnici -. Parte del nostro lavoro consisteva nel controllo, per esempio, dell’altezza dei canestri e della posizione dei tabelloni, in modo tale che la partita si potesse disputare in condizioni perfette di gioco”. Grazie anche a questo continuo controllo, nessun problema è stato riscontrato. “Anche nell’atletica leggera due persone sono sempre state presenti allo Stadio Olimpico per controllare continuamente l’attrezzatura, prima ancora che venisse inviata sul campo di gioco”. La stessa meticolosità nel controllo delle attrezzature e il supporto tecnico è stato garantito da Mondo anche durante le Paraolimpiadi. “Durante le Paraolimpiadi abbiamo dato assistenza all’atletica leggera, alla pallacanestro e al rugby in carrozzina, al goalball e alla pallavolo da seduti”, conferma Ignacio Mercado.
Una delle caratteristiche del team di supporto tecnico di Mondo che è stata più apprezzata dagli organizzatori è stata la velocità di intervento, soprattutto in alcune situazioni di estrema difficoltà. “Una delle attività più impegnative all’interno dello Stadio Olimpico è stata montare e smontare gli ostacoli in pista a seconda del programma di gare. Li abbiamo tolti e rimessi quattro volte durante i nove giorni di gare e ogni volta sono state necessarie tre ore. È un lavoro che va fatto molto velocemente e con un controllo estremo dell’attrezzatura”, commenta Ignacio Mercado. La situazione più impegnativa che il team di tecnici Mondo ha dovuto affrontare, sia durante le Olimpiadi che le Paraolimpiadi, è stato il cambio di sede di un torneo da un giorno all’altro, un’operazione che è avvenuta di notte e che per necessità è stata effettuata in poche ore. “Durante il torneo di pallacanestro, finita la prima fase a gironi, abbiamo dovuto spostarci dalla Basketball Arena alla North Greenwich Arena. In poco più di dieci ore abbiamo dovuto spostare pavimentazione, canestri e tutta l’attrezzatura da un impianto all’altro; abbiamo iniziato subito dopo la fine dell’ultima partita alla Basketball Arena e abbiamo finito di installare nella nuova arena poco prima che iniziassero i quarti di finale”, ricorda Ignacio Mercado.
Uno degli obiettivi che il Comitato Organizzatore di Londra 2012 si era prefissato fin da subito era stato quello di organizzare delle Olimpiadi e delle Paraolimpiadi di pari livello. Un obiettivo raggiunto, come testimoniato dalla partecipazione del pubblico, dall'interesse dei media e da quello della Rete, oggi imprescindibile nel decretare il successo di una manifestazione: ebbene, durante le Paraolimpiadi ci sono stati ben 1,3 milioni di tweet che hanno avuto per argomento “Paraolimpiadi”, 25 milioni di visite al sito ufficiale della manifestazione e 5,8 milioni di upgrades dall'applicazione per le Olimpiadi a quella per le Paraolimpiadi. Un altro obiettivo era quello di promuovere l'idea per cui le Paraolimpiadi fossero centrate sull'abilità e non sulla disabilità, su ciò che la gente può fare e non su ciò che non può fare. Una ricerca effettuata in Gran Bretagna subito dopo la chiusura dei Giochi ha mostrato che anche questo risultato è stato conseguito. L'80% degli intervistati, infatti, ha dichiarato che le Paraolimpiadi di Londra hanno mostrato che l'abilità di un'atleta viene prima della sua disabilità. Inoltre, il 74% concorda sul fatto che le Paraolimpiadi abbiano mostrato al mondo come si debbano trattare con rispetto e uguaglianza le persone disabili (nel giugno questa percentuale era del 52%). Alla luce di questi dati, l’affermazione pronunciata da Seb Coe durante la Cerimonia di Chiusura delle Paraolimpiadi appare più che giustificata: “Non penseremo più allo sport nello stesso modo e non penseremo alla disabilità nello stesso modo”.
La parola d'ordine del Comitato Organizzatore nel realizzare gli impianti e le strutture che hanno ospitato Londra 2012 è stata fin da subito “sostenibilità”. Il rispetto dell'ambiente è stato uno degli obiettivi primari, a partire dalla scelta non casuale del luogo dove è stato creato l'Olympic Park. La zona industriale e degradata di Stratford, nella parte est della capitale britannica, è stata completamente trasformata, fino a divenire una delle zone più verdi della città. L'Olympic Park, che al suo interno ha ospitato durante i Giochi oltre allo Stadio Olimpico e al Villaggio Olimpico, anche l'Aquatics Centre, il Velodrome, il BMX Circuit e le arene dove si sono disputate partite di hockey, pallamano e pallacanestro, resterà in eredità alla comunità londinese con i suoi impianti sportivi all'avanguardia, le piste ciclabili e, dopo la conversione del Villaggio Olimpico, nuovi complessi residenziali. Si è cercato di evitare ogni spreco, per questo si è scelto di utilizzare molti impianti già esistenti e nella realizzazione di quelli nuovi è stato utilizzato circa il 90% dei materiali recuperati dalle macerie prodotte dalla demolizione degli edifici presenti nella zona dove è sorto il parco. Alcune strutture utilizzate per i Giochi sono impianti sportivi temporanei, che alla fine dei delle Paraolimpiadi saranno smantellati per essere riutilizzati in futuro in altri luoghi. Gli impianti stabili, invece, subiranno delle modifiche per essere utilizzati da tutta la comunità.