Un campo da calcio in erba sintetica perfetto anche dopo ore di allenamento e che non teme il troppo sole o la pioggia. Il sogno di ogni allenatore oggi è realtà grazie ai campi in erba sintetica di ultima generazione, ideali per insegnare ai giovani i fondamentali del gioco del calcio.
Il 24 febbraio 2012, al centro sportivo Trigoria, è stato inaugurato il nuovo campo da calcio principale in erba sintetica, il Campo A, intitolato a uno dei giocatori simbolo della storia dell’AS Roma, Agostino Di Bartolomei. L’evento, organizzato dal club giallorosso insieme a Mondo, è stato l’occasione per ribadire il rapporto di collaborazione tra la squadra capitolina e l’azienda di Alba, un rapporto che prosegue con soddisfazione dal 2006. “Siamo molto orgogliosi che il Campo A venga intitolato ad Agostino Di Bartolomei - ha dichiarato Maurizio Stroppiana, presidente di Mondo, il giorno dell’inaugurazione -, un campo dove la Mondo ha modo di esprimere il proprio know-how con la posa in opera di un sistema progettato per i campi dei professionisti, uno sforzo condiviso con la AS Roma per fare di questo campo una vera eccellenza nel panorama dei campi in erba sintetica in Italia”.
Su richiesta dell’AS Roma, Mondo ha fornito al centro di Trigoria tre campi in erba sintetica di ultima generazione. In particolare, il Campo A, quello intitolato ad Agostino Di Bartolomei, è stato realizzato installando il sistema Mondoturf 3NX 60, in abbinamento all’intaso organico Ecomondo Topmix. Si tratta di un campo omologato LND Professional (dove LND sta per Lega Nazionale Dilettanti), un’omologazione diversa da quella standard per dilettanti. Il campo è stato posato nel novembre del 2011 e l’omologazione è stata ottenuta nel marzo del 2012. Altri due campi di misure ridotte sono stati installati a Trigoria, ma in entrambi i casi è stata utilizzata erba sintetica da 50 mm, sempre 3NX, ma con intaso in Ecofill.
Uno dei più decisi fautori dell’installazione dei campi in erba sintetica al centro sportivo di Trigoria è stato Bruno Conti, bandiera della Roma e della nazionale italiana negli anni ‘80, ora responsabile del settore giovanile del club giallorosso. È lui, infatti, che ha voluto accorpare nel centro di Trigoria tutta l’attività giovanile dell’AS Roma, che prima era sparsa su altri campi nel territorio romano. Una scelta che ha costretto la società a scegliere il sintetico per tre dei campi del centro sportivo. “Come responsabile del settore giovanile, avendo nove squadre a disposizione, ho voluto i campi in erba sintetica, così da poter coprire tutto il lavoro settimanale. Dal lunedì alla domenica, infatti, possiamo allenarci o giocare partite di campionato sempre su campi bellissimi, che ci permettono di dare continuità al nostro lavoro, con la pioggia o sotto il sole. I campi sintetici, insieme all’impianto d’illuminazione, sono la soluzione che ci permette di allenare non solo i Giovanissimi, gli Allievi e la Primavera, che scende in campo alle 14:30, ma anche quei bambini che arrivano dopo la scuola, e si allenano alle 18. Siamo molto soddisfatti di ciò che è stato fatto”, spiega Bruno Conti.
“Inoltre, utilizzando il campo con parecchi atleti ogni giorno, abbiamo scelto l’erba artificiale perché dura di più e necessita di minore manutenzione. Un campo in erba, se venisse utilizzato in un modo così intenso, alla fine si deteriorerebbe velocemente, soprattutto nel periodo invernale”, aggiunge Maurizio Cenci, direttore dell’impianto.
Anche se un numero sempre più crescente di squadre si allena oggi su campi di calcio in erba sintetica, le partite di campionato si svolgono per lo più su campi in erba naturale. Il passare dal sintetico al naturale però non sembra rappresentare oggi un problema. “Ai miei tempi non c’erano molti campi sintetici. Ricordo di averci giocato quando feci una tournée negli Stati Uniti con la squadra dei Cosmos. Io credo che sia un fatto di abitudine, e che il giocare sul sintetico sia molto importante a livello di settore giovanile, soprattutto per quanto riguarda l’apprendimento dei fondamentali: basti pensare allo scorrimento della palla, che su questi campi di ultima generazione è perfetto. All’inizio ci si deve adattare, ma i ragazzi hanno dimostrato di riuscirci molto in fretta”, racconta Bruno Conti. Oggi i campi in erba sintetica vengono utilizzati soprattutto per gli allenamenti, ma non è difficile immaginare che in futuro ce ne saranno sempre di più anche all’interno dei grandi stadi. “Qualche esempio c’è già. Oggi la tecnologia è tale che in alcuni casi è difficile distinguere un campo in erba naturale da uno artificiale”, aggiunge Maurizio Cenci.
Uno dei motivi che hanno portato l’AS Roma a scegliere un campo da calcio in erba sintetica di ultima generazione è la durabilità del manto. “Un campo come quello di Trigoria, con la corretta manutenzione, può durare all’incirca 10 anni. Dipende poi dall’esigenza di chi lo utilizza, nel senso che se si vuole avere un campo sempre perfetto si può decidere di sostituirlo dopo 7 o 8 anni, altrimenti lo si può utilizzare senza problemi anche per 12 o 13 anni di fila”, spiega Giampaolo Gola, Area Manager Mondo. Al momento dell’installazione del campo, alla società viene fornita una scheda per la manutenzione, necessaria per ottenere il massimo dal manto sintetico. “Il programma di manutenzione è obbligatorio per ottenere l’omologazione da parte della lega. Nel caso dell’AS Roma, ci sono già dei manutentori all’interno del centro di Trigoria che curano i campi in erba naturale e che ora sono dotati di materiali per la manutenzione ordinaria di quelli sintetici. La manutenzione straordinaria viene effettuata da Mondo una volta l’anno” conclude Gola.
Oltre ai campi in erba sintetica, la presenza di Mondo all’interno del centro sportivo di Trigoria è ben visibile sulla tribuna che dà sul campo principale dell’impianto, grazie ai seggiolini della serie Venelli Novanta/35, di colore giallo e rosso come richiesto dall’AS Roma. Si tratta di circa 1000 sedute uguali a quelle installate negli stadi di San Siro di Milano e Olimpico di Roma.