"Ogni studente. Ogni giorno". Per il College of Wooster questo motto è stato una delle forze trainanti che hanno portato allo sviluppo del nuovo complesso ricreativo per studenti Scot Center. Si tratta di un gioiello unico nel suo genere, con una superficie di circa 11612,5 m² che ospita una pista da corsa interna di ben 4923,7 m², un centro fitness, una sala pesi, campi da tennis e un gran numero di sale riunioni e uffici.
Il College of Wooster, che si trova a Wooster, nell'Ohio, ha aperto i battenti circa 150 anni fa, nel dicembre del 1866. Oggi il college vanta ben 2.000 studenti, che seguono un'ampia varietà di programmi di materie umanistiche. Ragazzi e ragazze provenienti dall'intero territorio degli USA e dall'estero seguono corsi presso questa struttura, nel cui collegio studentesco sono rappresentati ben 47 stati nazionali e 42 Paesi.
Costruito in conformità alle normative LEED Gold, lo Scot Center è una struttura immensa, che sorge su un'area del campus in pendenza e presenta un esclusivo design a livelli sfalsati. “Lo sviluppo dello Scot Center ha richiesto all'incirca 18 mesi a partire dall'inizio del 2010”, racconta Ted Bogner, Presidente di BCMC Inc. e appaltatore del progetto.
“Si tratta di un complesso nuova di zecca, con un'ala orientale, un'ala occidentale e una torre centrale che ospita un ascensore e una scala, per accentuare la divisione tra le sezioni”. Questa struttura ricorda la prima cappella a torre del campus, nota come Memorial Chapel.
L'ala orientale occupa due livelli e in quello superiore ospita la pista da corsa interna e una sala aerobica divisibile, sale riunioni e altre strutture sportive. Nell'ala occidentale a cinque piani si trovano gli uffici dello staff del dipartimento di atletica, l'atrio principale e il centro fitness; al piano terra e all'ultimo piano si trovano inoltre i sistemi meccanici.
“Il design dello Scot Center è stato studiato attentamente, al fine di ottenere una struttura comunitaria in grado di ospitare attività sportive indoor, studenti iscritti, insegnanti e membri dello staff in attività, nonché insegnanti e membri dello staff in pensione", racconta Bogner.
Lo sviluppo dello struttura è stato accompagnato dalle riflessioni sulla pavimentazione da utilizzare. La scelta definitiva ha riguardato tre prodotti e ai rispettivi fornitori è stato chiesto di consegnare un campione 2,4 x 2,4 m. Questi campioni sono stati quindi installati e sottoposti a uso e manutenzione quotidiani, per stabilire quale fosse il più resistente e duraturo. Mondo ha sbaragliato i prodotti concorrenti.
Per questo la pista da corsa presenta una superficie Mondotrack a due colori, mentre nel campo interno è stata installata la pavimentazione Mondo Sportfex M. Per il centro fitness e la sala pesi la decisione è ricaduta su Mondo Sport Impact, che è in grado di supportare l'elevato grado di sollecitazione dovuto a un utilizzo costante e alle apparecchiature pesanti.
Per fare in modo che lo Scot Center potesse sfruttare al meglio tutta la luce naturale disponibile, gli architetti hanno svolto i propri compiti con particolare attenzione al dettaglio. “Abbiamo visitato diversi centri ricreativi prima di iniziare a lavorare a questo progetto” dice Terrance Shannon, responsabile di progetto presso lo studio MacLachlan, Cornelius & Filoni Architects, Inc. (MCF).
“Personalmente sono rimasto stupito nel constatare come la maggior parte di essi fosse buia, pertanto la mia priorità è stata garantire allo Scot Center l'effetto opposto. Abbiamo quindi sfruttato al massimo la quantità di vetro consentita dalle normative edili. Il tutto ha funzionato benissimo e adesso non c'è alcun bisogno di accendere la luce quando si entra nel centro ricreativo. Abbiamo due lucernari e una vetrata a est e a sud. Ciascun piano dell'ala occidentale gode di vista sul centro ricreativo, compresi l'atrio, la sala fitness e gli uffici”.
Il centro ricreativo è caratterizzato da un ampio impiego del vetro, con una parete di vetro curva che favorisce l'ingresso di luce naturale in abbondanza, oltre a permettere a chi si trova all'interno della casa dello studente di vedere chi si sta allenando.
La caratteristica maggiormente degna di nota dello Scot Center, nonché aspetto LEED di punta, è il pannello solare da 1858 m² sul tetto, il più ampio di questo tipo in un campus universitario degli USA. “Si tratta di una tecnologia comprovata e in una giornata di sole genera un livello significativo di energia per l'edificio" dice Bogner. “Il rendimento del pannello può essere monitorato dall'esterno attraverso il sito web del college www.wooster.edu.”
Per Tom Anagnos, titolare del progetto e consulente per le attività sportive presso Hastings + Chivetta Architects, partecipare allo sviluppo dello Scot Center è stato un piacere. “Si trattava di un grande progetto da sviluppare. Il nostro studio si è occupato di numerosi sviluppi come questo, quindi siamo stati in grado di fornire a MCF un'assistenza adeguata a livello di organizzazione dello spazio e integrazione della tecnologia necessaria al fine di ottenere il design ottimale e soddisfare i requisiti per molteplici aree della struttura”.
Il centro ricreativo principale, che ospita la pista coperta Mondo e i campi da tennis, grazie a una serie di tendoni a rete può essere suddiviso in spazi diversi, per consentire lo svolgimento di più attività in contemporanea.
Un ampio tendone che percorre l'intera lunghezza della pista separa l'area dei campi interni. È possibile separare ulteriormente i diversi campi, in modo singolo o in gruppo. Quando i tendoni sono abbassati, la squadra di atletica può esercitarsi mentre nei campi si svolgono altre attività.***
Lo Scot Center ha creato un nucleo dinamico per gli atleti del College of Wooster e il team della divisione di atletica è estremamente soddisfatto della pavimentazione Mondo. “Adoriamo la nuova struttura e il rivestimento”, dice Keith Beckett, direttore di atletica, educazione fisica e attività ricreative.
Lui e l'allenatore Dennis Rice hanno condotto ricerche approfondite e hanno stabilito che Mondo rappresenta la scelta migliore.
“In quanto capo allenatore, Dennis era particolarmente interessato all'aspetto legato alle prestazioni”, dice Beckett. “In quanto amministratore della divisione di atletica, io ero invece più interessato alla polivalenza della superficie, poiché il centro ospita sia le nostre squadre di universitari, sia in generale tutti i frequentatori dei corsi e programmi di fitness”.
Da tutti gli intervistati sono arrivati solo commenti positivi per la superficie Mondo. “La sensazione è straordinaria. Si tratta della superficie ideale per lo svolgimento di competizioni di altissimo livello ed è perfetta per chi si limita a sfruttare la struttura per scopi ricreativi”. Il prossimo anno la superficie avrà l'opportunità di sostenere un test importante, poiché nel marzo 2013 lo Scot Center ospiterà il Conference Championships.
“Ciò che apprezziamo dello Scot Center è la raffinatezza che trasmette”, dice Beckett. “Agli architetti va riconosciuto il grande merito di aver creato una struttura particolarmente elegante, sia all'interno, sia all'esterno.
“La scorsa stagione abbiamo ospitato tre gare di atletica indoor, ciascuna delle quali è stata un successo”, racconta l'allenatore Dennis Rice. “Abbiamo ricevuto riscontri molto positivi da tutti gli allenatori delle squadre ospiti e dagli studenti-atleti che hanno gareggiato sulla superficie Mondo”.
Rice sottolinea che gli atleti giudicano la superficie estremamente veloce per le discipline della corsa e addirittura esplosiva per i saltatori. “Si tratta quindi del tipo di superficie particolarmente favorevole per l'allenamento. Per quanto concerne i nostri programmi, riusciamo a svolgere gli allenamenti senza che gli atleti subiscano infortuni steccato come periostiti e lesioni agli arti inferiori. Secondo noi Mondo è il miglior prodotto sul mercato”.
Russell Houser, assistente alle attività e alle strutture di atletica, ha ricevuto riscontri positivi anche dalle persone che si allenano nello Scot Center. “Molti utenti generici, dai pensionati a chi segue i programmi benessere, apprezzano la superficie soprattutto perché non appesantisce le gambe. Inoltre c'è un minore spreco di energia, perché il fondo è morbido.“