Il nuovo impianto sportivo della University of North Dakota è spettacolare. Al suo interno ospita una pista di atletica con superficie Sportflex Super X 720, la superficie ufficiale dei campionati del Mondo di Daegu 2011 e di otto edizioni di Giochi Olimpici fino al 2004, è stata inoltre la superficie scelta dall'organizzazione dei Giochi Olimpici di Londra 2012 e di Pechino 2008.
L’amministrazione della University of North Dakota (UND) è da sempre impegnata nel garantire ai propri studenti-atleti il meglio della tecnologia applicata allo sport. Questa tradizione è proseguita con la costruzione dell’High Performance Center (HPC), struttura sorta sul ex sito della vecchia arena per l’hockey Ralph Engelstad. Un impianto sportivo maestoso e spettacolare al suo interno. “Il modo in cui la pista di atletica risalta contro il verde del manto erboso del campo da football è davvero sorprendente, soprattutto quando la si guarda illuminata dallo speciale anello di luce che segue dall’alto la pista”, commenta Erik Martinson, Director Facilities and Games Operations alla UND. Tutti i visitatori rimangono meravigliati quando entrano nella struttura, e gli atleti che si allenano al suo interno non nascondono il proprio entusiasmo. “Gli atleti che ogni giorno entrano nell’impianto è come se venissero trasportati su un altro pianeta. Appaiono davvero eccitati da questa esperienza”, commenta Kevin Galbraith, Head Coach Track & Field alla UND. Il centro è al servizio degli studenti-atleti della University of North Dakota, ma in futuro potrà ospitare eventi organizzati dalle scuole superiori, ed essere affittata da gruppi privati.
Un impianto sportivo che nel suo nome riporta le parole “high performance” non poteva non dotarsi di una pista ultra veloce, come quella installata da Mondo. Parliamo di una pista a 8 corsie, lunga 300 m, con superficie Sportflex Super X 720. “Gli atleti che hanno corso sulla nuova superficie hanno notato subito la differenza. All’inizio della stagione, già correvano meglio rispetto ai propri migliori tempi dell’anno precedente. Gli ottimi risultati sono il frutto della combinazione tra nuova struttura e nuova pista: ora, infatti, possiamo allenarci tutto l’anno, in assenza di quei fattori esterni che spesso condizionano chi è costretto ad allenarsi all’aperto”, spiega Galbraith. Oltre che per le migliori performance, la pista della UND si distingue per un’altra caratteristica che la rende unica: le linee presenti sulla superficie non sono disegnate, ma intarsiate, con i colori beige e rosso mattone che si alternano da una corsia all’altra. “Questa soluzione permette un grande risparmio di energia perché, di solito, le linee vanno ridisegnate ogni cinque o sette anni. Questa pista non avrà bisogno di essere riverniciata, sembrerà sempre nuova”, commenta Todd Blixt, Architetto di Icon Architectural Group, lo studio di architettura che ha curato il progetto dell’High Performance Center.
La costruzione dell’High Performance Center (HPC) ha rivoluzionato il modo di allenarsi non solo della squadra di atletica leggera, ma di tutte le attività sportive svolte alla University of North Dakota. Oltre alla pista per l’atletica, la struttura ospita un campo da football americano di dimensioni regolari (100 iarde), dotato di un manto erboso MondoTurf, con Monofibre 3NX. “Prima potevamo allenarci solo quando le condizioni climatiche ce lo permettevano. Avevamo una zona indoor molto piccola e servivano undici giri, per di più su una superficie molto dura, per percorrere 1600 m. Ora possiamo allenarci quando vogliamo”, dice Galbraith. Oltre che dalle squadre di football e atletica leggera, commenti positivi sono arrivati dalle squadre di baseball e softball. Nel nuovo impianto, infatti, è possibile praticare quattro o cinque sport differenti contemporaneamente, e in qualsiasi condizione climatica. Grazie alle sue caratteristiche, HPC è divenuto da subito una risorsa importante, sia per il reclutamento di nuovi studenti-atleti che il mantenimento di quelli già presenti alla University of North Dakota. “Con questa struttura, continua la tradizione della UND nel creare squadre competitive a livello nazionale”, commenta Robert Kelley, Presidente dell’Università
La scelta delle soluzioni Mondo per l’High Performance Center è venuta dopo una lunga ricerca da parte degli amministratori della UND. È stata una decisione basata sulle performance mostrate dai prodotti dell’azienda italiana nel corso degli anni.
“Conoscevamo il marchio Mondo, perché associato ai Giochi Olimpici e altri eventi di alto profilo. Per il nostro impianto capolavoro volevamo una pista concepita con una tecnologia capolavoro, perché ciò avrebbe permesso una svolta nei nostri programmi di allenamento. Volevamo la pista più veloce al mondo”, spiega Erik Martinson. Oltre che veloce, la nuova superficie assorbe l’urto che normalmente colpisce le articolazioni dei corridori mentre corrono e garantisce l’integrità fisica degli atleti. “Avere una buona superficie aiuta a prevenire gli infortuni”, commenta lo sprinter Seth Adkins. “Non solo, ti permette anche di spingere di più e più spesso”, aggiunge Galbraith.
Un aspetto che gli amministratori della UND sottolineano con orgoglio è il modo in cui i fondi necessari per la costruzione dell’HPC sono stati raccolti. Per costruire la nuova struttura, infatti, non sono stati utilizzati fondi pubblici, perché lo stato del North Dakota per legge non può finanziare la costruzione di impianti sportivi. Tutti i finanziamenti sono pervenuti da privati, con alcuni ex alunni della UND che hanno donato milioni di dollari per far sì che il progetto divenisse realtà. “È incredibile pensare che ci siano state persone che hanno offerto il proprio denaro, guadagnato con sudore, per far sì che il progetto divenisse realtà”, commenta Kevin Galbraith. Anche la “Fase 2” del progetto, che vedrà la costruzione di spogliatoi per atletica e football, uffici per il dipartimento di atletica, uno spazio dedicato alla medicina dello sport, sarà finanziato privatamente. La struttura, una volta completato l’intero progetto, sarà un punto di riferimento per tutta la comunità di Grand Forks, divenendo il luogo ideale per ospitare campus per giovani atleti e meeting di atletica per gli atleti-studenti dei college.
Il progetto dell’High Performance Center è iniziato nel 2010. Il design è opera di Icon Architectural Group, che dopo aver completato la “Fase 1”, si occuperà anche della Fase 2. La scelta di una pista lunga 300 m è stata fatta per far sì che un campo da football di dimensioni regolari potesse essere posizionato al centro della pista. Una delle caratteristiche più apprezzate dell’impianto è il modo in cui è stato pensato il manto erboso del campo da football. “Con MondoTurf abbiamo creato strisce da 10 iarde con diverse sfumature di verde, dal più scuro al più chiaro. Ai frequentatori dell’impianto piace molto il modo in cui questa scelta dona un look classico al tutto. Gli allenatori apprezzano questa soluzione perché a video è più facile leggere fino a che distanza la palla è stata lanciata, le distanze corse dai giocatori e altri dettagli registrati durante l’allenamento”, commenta Todd Blixt, architetto della Icon Architectural Group.