Per ospitare i primi Giochi Europei della storia, la città di Baku ha costruito una serie d’impianti sportivi di ultima generazione. Tra questi spicca lo Stadio Olimpico. Al suo interno una pista di atletica leggera con superficie Mondotrack.
Con l'ambizione di poter un giorno ospitare i Giochi Olimpici, la capitale dell’Azerbaijan ha accolto con entusiasmo la prima edizione dei Giochi Europei, il più grande evento sportivo che si sia mai svolto nel paese. Il primo di una serie: seguiranno il Gran Premio di Formula Uno nel 2016 e i Giochi Islamici nel 2017. Questo dimostra come il governo locale si stia fortemente impegnando nella promozione dello sport, ritenuto un eccellente veicolo non solo per far crescere il profilo della nazione a livello internazionale, ma anche per invitare la popolazione a condurre uno stile di vita più attivo e salutare. Per aggiudicarsi l’organizzazione dei Giochi Europei, il governo dell’Azerbaijan si è impegnato a realizzare una serie di strutture sportive di altissimo livello, in un tempo molto breve e nel rispetto delle ferree regole imposte dalle diverse federazioni sportive. Il risultato è stato spettacolare, grazie alla creazione di maestosi impianti sportivi di ultima generazione che colpiscono per il design e l’alto livello dei materiali utilizzati. La struttura più importante costruita per i Giochi Europei è stata lo Stadio Olimpico di Baku. Al suo interno si trova una pista di atletica leggera con superficie Mondotrack.
Lo Stadio Olimpico di Baku, un impianto da 68.000 posti a sedere, è stato progettato per soddisfare i più alti standard internazionali richiesti da FIFA, UEFA e IAAF. Imponente, con i suoi 60 m di altezza distribuiti su sei piani, lo stadio è considerato oggi un esempio da seguire per gli alti livelli di sicurezza e innovazione raggiunti. Caratteristiche che gli hanno permesso di aggiudicarsi importanti riconoscimenti internazionali, come il premio ENR (Engineering News-Record's) che mette in evidenza i migliori progetti a livello mondiale e le squadre che stanno dietro alla loro progettazione e realizzazione.
Lo Stadio Olimpico, al quale va aggiunta una struttura per il riscaldamento con tribune per 1800 spettatori, ha ospitato le cerimonie di apertura e chiusura, oltre alle gare di atletica. L'impianto rispetta appieno l'idea che ha dato il via al progetto:efficienza economica, modernità,funzionalità, oltre al risultato finale in linea con lo stile architettonico del resto della città. Il 6 giugno 2011, in concomitanza della celebrazione per il 100esimo anniversario del calcio azero, venne organizzata una cerimonia di posa della fondazione dello Stadio Olimpico. Ottenuta l'assegnazione dei Giochi Europei nel 2012, furono eseguiti i primi interventi di bonifica dell'area e nel 2013 iniziò la costruzione della struttura. Per rispettare le tempistiche garantite in fase di assegnazione dei Giochi, la Tefken Construction, azienda turca che si è occupata del progetto e della costruzione dell'impianto, ha attuato una strategia lavorativa particolarmente aggressiva, con un programma che prevedeva l'evolversi dello sviluppo del design parallelamente alla costruzione dello stadio. Questa soluzione, insieme all'utilizzo di schemi lavorativi simili a quelli utilizzati nella costruzione dei grattacieli, ha permesso di consegnare lo stadio finito nel marzo del 2015, meno di 24 mesi dopo l'inizio dei lavori!
Nella progettazione e realizzazione dello Stadio Olimpico di Baku si è tenuto conto di alcuni dei simboli della cultura azera. Lo stadio è infatti composto da cinque strutture ispirate dalla forma cilindrica del monumento Torre della Vergine, risalente al XII secolo, dichiarato patrimonio dell'umanità dall'Unesco. Protagonista del design di facciata è il fuoco, simbolo della città di Baku. Ma il fuoco è solo uno degli elementi fortemente legati alla tradizione locale: nel logo della manifestazione sportiva, troviamo per esempio dell'acqua, un tappeto e un melograno. Sempre dal punto di vista del design, originale appare la scelta della forma dello stadio: invece di quella ellittica, che di solito si trova in tutti gli impianti che ospitano una pista di atletica da 400 m, in questo caso si è optato per una geometria perfettamente circolare. Decisione che ha permesso di creare degli spazi comuni in forma curvilinea.
Un impianto all'avanguardia come il nuovo stadio olimpico di Baku, necessitava di una pista di atletica leggera di altissimo livello, con una superficie “olimpica”. Per questo motivo è stato scelto Mondotrack 13,5 mm, di coloro rosso nelle zone di competizione e grigio nelle altre aree. “Abbiamo installato Mondotrack anche sulla pista esterna per il warm-up e in tutte le aree di connessione”, spiega Andrea Vallauri, Responsabile Relazioni Internazionali di Mondo. “Praticamente, tutte le aree calpestabili all'interno dell'impianto sono state ricoperte con superficie Mondo”.
Durante l'installazione della pista, che è avvenuta in contemporanea con la costruzione dello stadio, i tecnici Mondo hanno dovuto affrontare una situazione critica dovuta alle non buone condizioni meteorologiche. Il freddo e soprattutto la pioggia hanno rischiato di rallentare l'installazione, ma una soluzione, già sperimentata in passato in altre aree del mondo, ha permesso di continuare senza sosta. “Abbiamo fatto costruire quattro grandi tende, larghe 10,80 m e lunghe 25 m, per proteggerci dal clima senza dover fermare i lavori. L'installazione è proseguita in questo modo: dopo avere installato i primi 25 m di pista, prima di spostarci, una squadra del posto ha mosso la prima tenda al fondo della carovana formata dalle quattro tende. Si è proseguito così per tutta la pista, 25 m per volta” ricorda Lorenzo Perona, Project Manager Track & Field. Una soluzione di questo tipo di solito si cerca di evitare sia per non aumentare i costi, sia perché l'operazione risulta laboriosa e scomoda. Nel caso di Baku però, è stata inevitabile. “Ritardi nella costruzione ci hanno costretto a dover posare nell'inverno del 2014, invece che nell'estate dello stesso anno. Per questo motivo abbiamo dovuto optare per la soluzione della tenda mobile”, aggiunge Andrea Vallauri.
I primi Giochi Europei della storia si sono svolti dal 12 al 18 giugno 2015. Il medagliere ha visto trionfare la Russia (79 ori), davanti ad Azerbaijan (21 ori) e Gran Bretagna (18 ori). Un ruolo importante nell'assegnazione delle medaglie l’ha avuto l'atletica leggera, disciplina che inizialmente era stata esclusa dalla lista di quelle ammesse alla competizione. Per non creare attriti con altre manifestazioni di atletica leggera di grande tradizione, come i Campionati Europei, si è deciso di dare ampio spazio alle squadre giovanili. Alla fine, il titolo di miglior squadra è andato al team della Slovacchia, che con 458,5 punti ha superato di solo mezzo punto l'Austria. Al successo slovacco hanno contribuito le vittorie di Tomas Benko nei 100 m (10,60), Jan Volko nei 200 m (21.08), Martin Kucera nei 400 m ostacoli (50.70), Iveta Putalova nei 400 m (53.07), le staffette 4x100 m, e la staffetta 4x400 m donne.